Giravano di notte armati nel quartiere bunker dei D’Alessandro. Fermati per un controllo dai carabinieri a Scanzano, roccaforte della cosca, hanno cominciato ad innervosirsi, ad avere paura. Uno sguardo di troppo che li ha traditi. Uno dei due nascondeva nella cinta una pistola pronta a sparare. Arrestati Pasquale Ciaco, 18 anni e il diciannovenne Mario Avitabile. Raccontano che stanno andando al bar per raggiungere degli amici, ma qualcosa nei loro sguardi e nell’atteggiamento con convince i militari, che li perquisiscono. Avitabile, che era alla guida dello scooter, è il nipote di un affiliato al clan attualmente in carcere. La pistola semiautomatica, nascosta dall'amico, aveva anche la matricola cancellata. Perquisito anche lo scooter sono stati ritrovati dei guanti e uno scalda collo che sarebbe potuto servire per coprirsi il viso. Scattate le manette ai due giovanissimi, sono stati portati in cella a Poggioreale. I due dovranno rispondere dell’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco. I militari del comando di Castellammare, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, moltiplicano i controlli in città da Scanzano alla periferia Nord di Moscarella e Savorito dove negli ultimi mesi il ritrovamento di armi, anche nascoste in tombini, fa pensare ad una riorganizzazione delle cosche il cui business principale è la gestione delle piazze di spaccio.