Espulso e insultato. "Zitto negro" è la frase pronunciata nei confronti del portiere. Il guardalinee alza la bandierina per segnalare il fallo sul portiere ma l'arbitro convalida lo stesso il gol. Lui, l'estremo difensore del Serino, squadra di calcio della provincia di Avellino (girone C, campionato di Promozione) chiede spiegazioni ma viene espulso e, quel che è peggio - secondo il racconto che poi il suo presidente mette per iscritto sui social - apostrofato in maniera brutale: 'Stai zitto, negro'. Donato Trotta è ancora su tutte le furie per quanto accaduto nel match contro il Real Sarno, una gara "corretta, giocata benissimo da entrambe le squadre". Il patatrac quando gli ospiti hanno pareggiato, un 2-2 ritenuto irregolare dai padroni di casa. Gueye Ass Dia, 25 anni, senegalese, finisce fuori dal campo così come un difensore, il direttore sportivo e l'allenatore tutti espulsi per le proteste dopo quanto accaduto.
"Ho visto il mio calciatore in lacrime mentre si dirigeva negli spogliatoi - racconta Trotta - sono entrato in campo, ho stretto la mano all'arbitro e ho deciso di ritirare la squadra dal campo perché non permetto a nessuno di calpestare la dignità dei miei ragazzi e soprattutto la mia". Il presidente del Serino chiede l'apertura di un'indagine federale e si riserva di sporgere querela. Poi, sollecita azioni clamorose. "Dobbiamo fermare il campionato. Sono sempre più frequenti le discriminazioni e le offese". Il Serino è un esempio di integrazione con la presenza nella rosa di diversi giocatori immigrati.
"Stiamo preparando - annuncia ancora Trotta - uno striscione che invieremo a tutte le squadre del girone perché venga esposto negli stadi. Sabato prossimo dovremmo giocare a San Vitaliano, in provincia di Napoli. Se non ci sarà lo stop saremo costretti a scendere in campo ma sarebbe una vergogna e un atto di inciviltà sociale prima che sportiva".
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