Un appartamento sottratto all’impero dei D’Alessandro per affidarlo a chi della legalità fa una bussola nella vita di ogni giorno. Tre immobili sottratti alla camorra e restituiti al territorio. La consegna di immobili confiscati alla camorra è avvenuta oggi nella sede della Città metropolitana di Napoli: due sono nel territorio partenopeo, un terzo a Castellammare di Stabia. A Scanzano ad un passo dal quartiere dove domina il clan, gli attivisti di Legambiente faranno di quell’appartamento un campo base per le loro iniziative e un presidio di legalità.
Gli immobili sono stati assegnati alle associazioni vincitrici di apposti bandi redatti dal Consorzio Sole.
Nello stabile di Castellammare il circolo Legambiente Woorwadia attiverà un presidio intercomunale di attivismo ed educazione ambientale. E’ la seconda esperienza di questo tipo a Castellammare, dopo quella già attiva a Santa Caterina con i volontari dell’Asharam. Si deve a loro se, nel cuore del centro antico, c’è una struttura che accoglie migranti. La consegna è avvenuta a Napoli perchè il comune stabiese, come molti altri della provincia, ha aderito al Consorzio dell'ex Provincia che ha proprio il compito di occuparsi dei beni confiscati e di assegnarli per fini sociali. 
"E' il prosieguo di un percosso che abbiamo fatto sia come Comune di Napoli sia come Città metropolitana - ha sottolineato il sindaco Luigi de Magistris - Tre beni immobili sono stati restituiti al territorio per attività di valore sociale e culturale ad associazioni meritevoli".
"Lanciamo un messaggio forte, in cui crediamo - ha affermato - questa è l'antimafia dei fatti, non delle parole".
Il sindaco ha fatto sapere che "sono in programma altre iniziative come quella di oggi, attraverso cui beni confiscati vengono assegnati con procedure pubbliche".