"In Italia le opere pubbliche costano mediamente il doppio del resto d'Europa, perché chi vince gli appalti, li vince perché paga le mazzette e poi scaricano sulla pubblica amministrazione il costo delle tangenti pagate. Le persone perbene le gare di appalto non le vincono mai".
Agli studenti delle scuole superiori e dell'Università di Foggia lo ha detto Pier Camillo Davigo, membro del Consiglio Superiore della Magistratura.
L'incontro con l'ex componente del pool che coordinò l'inchiesta "Mani Pulite" è stato organizzato nell'ambito di un progetto realizzato dall'Ateneo dauno con l'associazione studentesca Area Nuova.
"La corruzione - ha detto il magistrato parlando nell'aula magna del dipartimento di Giurisprudenza - è un reato con cifra nera, ovvero la differenza fra delitti commessi e quelli che giungono a conoscenza dell'autorità, molto elevata: di solito, infatti, la corruzione è nota solo a corruttori, intermediari e corrotti".
Sempre parlando di corruzione Davigo ha aggiunto: "mi piacerebbe vivere in un Paese dove ci vuole coraggio per delinquere e non in un Paese dove ci vuole coraggio ad essere
onesto".