Ha donato fegato e reni salvando altre tre persone. Muore a 71 anni di ictus e i figli donano i suoi organi. Espianto multiorgano all'ospedale di Nola. Ad effettuare l'intervento, avvenuto nella notte attorno alle 2, gli specialisti del Crt, coadiuvati dall'equipe di anestesia e rianimazione del nosocomio nolano diretta da Giovanni Manfredi.
Accertata la morte cerebrale di un uomo di 71 anni di Palma Campania, giunto al pronto soccorso sabato 23 novembre colpito da ictus, sono stati espiantati fegato e reni a seguito di accertata morte celebrale e verificate le condizioni necessarie, con l'acquisizione del consenso dei familiari, i tre figli del donatore, si è attivata la procedura per l'espianto attraverso il Centro Regionale Trapianti (Crt).
''Gli organi espiantati - fa sapere il primario Manfredi - sono rimasti in Campania, diretti a due riceventi al Cardarelli e al secondo Policlinico di Napoli''. L'Asl Napoli 3 Sud è tra le aziende sanitarie campane più attive sul fronte della promozione della cultura della donazione. ''La nostra attività di promozione - spiega il direttore sanitario Gaetano D'Onofrio - è rivolta principalmente alle amministrazioni comunali, ai cui dipendenti teniamo corsi di formazione per la raccolta delle espressioni di volontà rivolte alla donazione. Così come, proprio qualche giorno fa, io personalmente con la dottoressa Angela Improta, responsabile del servizio relazioni con il pubblico, ho incontrato l'arcivescovo di Napoli, monsignor Crescenzio Sepe, con il quale abbiamo avviato un rapporto di collaborazione che vede coinvolti i parroci e i vescovi campani con l'obiettivo di diffondere, anche attraverso la voce della chiesa, la cultura della donazione degli organi''.
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