Sono due gli investitori che credono in una possibilità di riscatto per le Antiche Terme. Allo scadere del termine per il bando del comune di Castellammare, accompagnato da tensioni e proteste a Palazzo Farnese, arrivano due offerte. Una di una società di Napoli e l'altra da Roma, sono queste le provenienze dei due gruppi che hanno avanzato idee e proposte per riaprire i cancelli dello stabilimento nel centro antico. Nei prossimi giorni si passerà all'apertura delle buste per la prima selezione tra gli operatori nel settore del benessere e del turismo per le Antiche Terme, ristrutturate con 12 milioni di euro pubblici, ma poi riaperte solo per un mese l’estate scorsa. Il provvedimento a firma del vicesindaco Andrea Di Martino prevede due fasi, di cui questa è la prima. “In questo periodo chiederemo ai privati di presentare idee progettuali per ampliare i servizi termali dello stabilimento di Antiche Terme, per la realizzazione delle piscine termali, l’hammam e la trasformazione di Caserma Cristallina in una struttura alberghiera. Si tratta di un processo costruito parallelamente a quello delle terme di San Pellegrino, dove già lo scorso dicembre questa procedura ha portato alla presentazione di due progetti, di cui uno riconducibile al Juventus F.C. Village” aveva spiegato un mese fa Di Martino. Negli ultimi quindici anni sono state diverse le amministrazioni comunali che hanno tentato la strada dell’apertura ai privati. Ma i precedenti bandi sono andati sempre deserti. Questa, però, è la prima volta che si propone al privato un investimento solo sullo stabilimento di fronte a Fincantieri, senza quello delle Nuove Terme, con il parco e l'albergo, che sarà oggetto di un differente iter. Aperte le offerte si dovrà nei prossimi giorni capire se hanno i requisiti previsti dal bando e se le proposte sono all'altezza delle aspettative e danno sufficienti garazie. Poi si passerà alla fase due con il progetto vero e proprio. Da questo momento entra, quindi, nel vivo il percorso di privatizzazione delle Antiche Terme.