LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Ansiosi e aggressivi, i bambini con la passione per i social network e i videogame

L'allarme dei pediatri: "Molti genitori tengono la consolle in camera da letto"

di Redazione
Ansiosi e aggressivi, i bambini con la passione per i social network e i videogame

Mezze giornate passate davanti alla Play Station o con un iPad in mano. Da piccolissimi i rischi per i bambini sono molti. «Stati d'ansia, aggressività e insoddisfazione. Molti giovani campani manifestano quelli che banalizzando in molti definiscono problemi adolescenziali, sentimenti che in realtà rischiano di sfociare in veri e propri disturbi della personalità. «I maggiori problemi, per molti di questi giovanissimi, stanno arrivando dai social network e dai videogame», spiega lo psicologo e psicoterapeuta clinico Diego De Luca, esperto in dipendenze comportamentali. «Per i più piccoli - dice - l'errore più comune da parte di molti genitori è quello di tenere le consolle di gioco nelle camere da letto dei ragazzi. Bambini che, spinti dal desiderio di superare sfide e livelli di gioco, tendono a dormire meno di 6 ore a notte».
Studi recenti indicano che la maggior parte dei diciottenni(il 75%) dorme meno di 8 ore e solo il 3% dorme più di 9 ore.
«Questa continua privazione del sonno, l'immersione ripetuta in mondi virtuali e la stimolazione sensoriale profonda, legata all'uso di occhiali per la realtà virtuale e cuffie, sta generando - aggiunge lo psicologo - l'aumento di molti disturbi che si manifestano precocemente, ma che diventano realmente problematici con l'andare degli anni».
Video game e social network sembra siano sempre più un problema anziché una risorsa anche negli adulti. «Molti pazienti - dice il dottor De Luca - non riuscendo a trovare adeguate soddisfazioni o interazioni positive nella vita reale si perdono nel mondo virtuale. Ottenere dei like o, al contrario, non riuscire ad affermare la propria visibilità sui social diventa fonte di ansie e angosce. E il Natale, purtroppo, non fa che alimentare questi sentimenti che spesso si canalizzano in una sensazione di inadeguatezza».
Fenomeno correlato all'abuso delle nuove tecnologie, che preoccupa stavolta i pediatri di famiglia della Fimp, è la completa mancanza di attività fisica. «Bambini anche molto giovani - spiega Antonio D'Avino, segretario provinciale Fimp Napoli - arrivano nei nostri studi in condizioni fisiche preoccupanti. Sono bambini in sovrappeso, che trascorrono la maggior parte del tempo seduti ad una consolle e che addirittura ora non camminano neanche più, perché preferiscono usare gli overboard». Proprio su quest'ultima moda D'Avino lancia un allarme: «Mi rendo conto che per un genitore moderno non è semplice negare ai propri figli una consolle di gioco o uno di questi overboard, ma almeno è importante dare delle regole d'uso. Evitare di posizionare la tv nella camera da letto dei figli, limitare l'impiego al massimo a due ore al giorno e spingere i ragazzi verso qualcosa di più sano. Se le cose non cambieranno, nei prossimi anni ci troveremo con una generazione di adulti in cattiva salute, con malattie legate alla scorretta alimentazione, alla mancanza di attività fisica e certamente con molti problemi anche di carattere psicologico. E' bene prendere la cosa molto seriamente e come coordinatore provinciale della Fimp Napoli mi auguro che tutte le figure professionali coinvolte nella crescita e nello sviluppo dei bambini affianchino campagne di sensibilizzazione ed informazione alle attività di educazione sanitaria e promozione di corretti stili di vita che noi pediatri di famiglia svolgiamo oramai da decenni».
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21-12-2017 12:00:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA