Stava andando al lavoro. Era prestissimo. Da poco passate le quattro di mattina. Ma Antonio Di Martino non ha mai raggiunto la caserma di Barletta dove prestava servizio. Tre giorni fa il militare stabiese è rimasto vittima di un tragico incidente stradale. Terribile la dinamica. Incastrato nelle lamiere della sua Golf, i vigili del Fuoco hanno lavorato due ore per estrarlo dalla trappola di acciaio in cui è stata imprigionata la sua vita. In Puglia dove l’ha portato la sua carriera, era caporale maggiore. Lontano da casa e dalla sua famiglia il giovane stabiese ha incontrato la morte, a 32 anni, tre giorni fa. Aperta un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente. Solo in auto Antonio potrebbe avere perso il controllo della sua vettura, precipitando in una scarpata. Solo oggi pomeriggio, rientrata la salma da Melfi dove viveva, i parenti e gli amici potranno dirgli addio nella parrocchia del San Marco. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno ricostruito la dinamica del terribile incidente. L’oscurità della notte può avere svolto un ruolo. Erano ancora le 4,15 nei pressi dell’area industriale di San Nicola di Melfi. La Golf 1600 si è all’improvviso rovesciata su stessa e poi, finendo fuori strada, è precipitata in una scarpata. Un volo che gli è stato fatale. Da quella scarpata i vigili hanno recuperato il corpo del militare, ma la vita di Antonio si è spezzata al momento dell’impatto. In quei pochi secondi in cui è precitato. Gli ultimi istanti della sua vita interrotta tragicamente.