LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'addio

Ambasciatrice della sua terra e del buon cibo, in tanti dicono addio a Rita Abagnale

Dirigente nazionale di Slow Food, i funerali dell'imprenditrice oggi a Sant'Antonio Abate

di Redazione
Ambasciatrice della sua terra e del buon cibo, in tanti dicono addio a Rita Abagnale

“Una signora che portava allegria ovunque”. Era così Rita Abagnale, come la racconta una delle tante persone che, in queste ore, stanno ricordando la carismatica imprenditrice scomparsa a 71 anni. Lei che della sua terra e dei prodotti che da qui nascono ha fatto la sua passione di vita. E’ morta ieri sera, tra le personalità più note del mondo di Slow Food e albergatrice eclettica. “Non vivere nelle illusioni, ma insegui i tuoi sogni” è uno dei messaggi più significativi che ha lasciato, quando da ieri il suo cuore ha smesso di battere nell’ospedale di Pagani. In tantissimi le hanno detto addio oggi pomeriggio a Sant’Antonio Abate, città di origine dalla sua famiglia radicata nel settore alberghiero e della ristorazione. Ma Rita Abagnale non si fermava al recinto delle sue attività, travolgendo con il suo entusiasmo tanti giovani. Istruendoli alla cultura del cibo di qualità e dei prodotti della terra tra Castellammare e la penisola Sorrentina. Il suo albergo di Scanzano, Villa Serena, grazie alle sue mille idee è stato aperto a tantissime iniziative. Ma i progetti di Slow Food con i piccoli alunni delle scuole. In una nota arriva il cordoglio di Slow Food: “Affranti e costernati piangiamo la perdita di Rita che tanto ha contribuito alla nascita del nostro movimento, non solo in penisola sorrentina, bensì in tutto il territorio campano.
Amica personale di Carlo Petrini, apparteneva a quella classe di persone dotate di grande carisma e di una eccezionale vitalità, un sorriso sempre pronto e una parola gentile per tutti, Slow Food oggi perde un importante punto di riferimento. Rita ha ricoperto tutti i ruoli dirigenziali all'interno del movimento Slow Food fino a quelli nazionali, ma il suo spirito la innalzava oltre qualunque ruolo. I cuochi e tutti quelli che lavoravano in sala e in cucina, senza nessuno escluso, occupavano un posto particolare nel suo cuore, di cui sentiva e condivideva aspettative, speranze e sofferenze, sempre pronta a sostenerne il passo ed aiutarli a crescere. Una persona di grande carattere, si è sempre battuta con forza per promuovere, sostenere e difendere il movimento Slow Food, nel quale si identificava come sua ragione di vita”. La ricorda per il ruolo avuto in un settore importante, anche il presidente del Consorzio della Pasta Giuseppe Di Martino: “Sei stata un pezzo importante di storia della nostra gastronomia, te lo dicevo sempre, sei responsabile di alcuni punti di Pil del cibo Campano, e tu sorridevi e ti schernivi ; sono stato orgoglioso da Presidente del Consorzio, di insignirti della carica di Ambasciatrice della Pasta di Gragnano IGP nel Mondo e ti ringrazio ancora, mai abbastanza, sono le persone come te che cambiano veramente le cose e le rendono più belle”.


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23-11-2017 18:24:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA