Una ragazza con una benda sugli occhi. Davanti al suo computer, collegata da casa come gli altri compagni di classe, affronta una interrogazione nel buio completo. Il caso in un liceo di Scafati. Diventa virale l'immagine di una studentessa mentre viene interrogata senza potere vedere nulla. Un'insegnante è ricorsa al metodo estremo per essere sicura che i suoi alunni rispondessero alle domande senza potere vedere le risposte su libri o computer. Un metodo sconcertante introdotto durante una lezione a distanza da una professoressa di latino e greco nell'istituto Caccioppoli.
A rilanciare il caso un consigliere comunale di Scafati, Mariano Jodice, che ha pubblicato la foto su Facebook accompagnata da un duro commento: "La protagonista una liceale di Scafati, che sta affrontando un' interrogazione in DAD bendata e con mascherina.
Manca solo che qualcuno le versi acqua sulla mascherina e siamo a Guantánamo. Spero che il dirigente del Liceo in questione intervenga per mettere fine a tali azioni vergognose e lesive per il benessere psico fisico di minori". Da ieri sera la foto è diventata virale, suscitando indignazione in genitori e insegnanti.
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