LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




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Allegri, Spalletti e Sarri: tre toscani ed uno scudetto, già scritto

Anche quest’anno sembra essere Livorno a gioire, salvo catastrofi

di Redazione
Allegri, Spalletti e Sarri: tre toscani ed uno scudetto, già scritto

Otto punti di vantaggio sulla Roma, dieci sul Napoli, un’infinità su tutte le altre. Passano le stagioni, ma Allegri continua a fumarsi un bel sigaro toscano sul porto di Livorno e a guardare i colleghi di Certaldo e Firenze con non curanza e superiorità. Massimiliano Allegri rischia di stracciare tutti i record e numeri dei predecessori alla guida della Juventus. Tutto ciò nonostante fosse stato accolto con grandissimo scetticismo dal popolo bianconero in seguito al suo passato milanista e soprattutto alle polemiche in seguito al gol non gol di Muntari che decise buona parte di quello Scudetto poi andato agli uomini all’epoca allenati da Conte.

Il primo anno bastò per far ricredere tutti, pronti a salire sul carro dei vincitori: un triplete sfiorato sino a mezz’ora dalla fine dell’ultima partita dell’anno, la finale di Champions League a Berlino contro il Barcellona. Poi uno Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana ed un altro Scudetto ancora, molto probabilmente. Un tris che potrebbe portarlo vicinissimo a Lippi, Trapattoni e a superare l’ex idolo Conte: traguardi impensabili per una squadra prossima a vincere il sesto titolo di fila come nessun altro nella storia.

100 vittorie in 142 partite, 6 titoli che diventeranno quasi certamente 7, forse 8 con la Coppa Italia vista la finale ipotecata e chissà che la strada europea questa volta sia quella giusta, ma di mezzo c’è ancora il Barça reduce dall’impresa leggendaria col Psg. Numeri pazzeschi che hanno reso l’ex tecnico del Cagliari e Sassuolo appetibile dai migliori club d’Europa e sono tante le nobili panchine prossime a liberarsi l’anno venturo, Arsenal e Barcellona su tutte. Molto dipenderà da quello che la Champions League dirà e dalle motivazioni che Max avrà nel rimanere sulla panchina zebrata.

Sarri lo ha battuto quest’anno, anche se si trattava solo della panchina d’oro, importante riconoscimento votato dagli stessi colleghi. Il Napoli ha però anche quest’anno ceduto il passo alla Juve su più fronti, a meno che riesca nella rimonta di due reti nella semifinale di Coppa Italia del San Paolo. La grande chance è arrivata lo scorso anno, il treno è passato e non è stato più nemmeno lontanamente vicino. Chi in cuor suo ci spera e vorrebbe trascinare tutto l’ambiente nel sogno tricolore è Luciano Spalletti.

Otto punti di distanza ed uno scontro diretto in casa da giocare: speranze ridotte al lumicino contro questa Juve che, pur impegnata in Europa a differenza delle rivali, gode di una profondità di rosa inarrivabile per chiunque. Il tecnico di Certaldo ha però ridato mentalità vincente ad una squadra che da lontano resta in scia della Vecchia Signora, con una quota da Scudetto sì, ma in un’epoca dove bisogna andare oltre i limiti per vincere qualcosa di veramente grande.

Tre toscani, una sola poltrona per il Re di fine anno. Molto probabilmente il nome sulla corona non cambierà.


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31-03-2017 11:09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA