Prova a fare scacco macco. Il tentativo è di unire tutti quelli che scelgono di candidarsi senza simboli e bandiere di partito. Ai volti noti dei consiglieri che si portano alle spalle due o tre sindaci silurati prima del tempo, si aggiungono delle new entry. Una pattuglia di liste civiche che si inconta oggi avendo come regista Antonio Alfano, il primo tra i dissidenti che hanno mandato a casa in ordine cronologico: Bobbio, Cuomo e Pannullo. Ma all'incontro convocato per oggi insieme ad Alfano, e ai sostenitori della sua lista, ci saranno proprio i fedelissimi dell'ex sindaco Cuomo. E' il primario Mariarita Auricchio la più attiva nella costruzione di un progetto firmato dai fuoriusciti dal Pd sin dai giorni bui della fine dell'amministrazione per mano degli amici di partito. Con lei anche un'altra donna primario del San Leonardo, Eutalia Esposito che si siede al tavolo insieme agli ex consiglieri comunali di Area Civica e all'ex vicesindaco Pesenti. All'appello del gruppo dei dissidenti che hanno firmato la fine dell'esperienza Pannullo, non manca neanche Tina Donnarumma da subito seduta accanto ad Alfano per il ritorno in campo delle civiche. All'appuntamento ci saranno anche delle new entry come la lista di Rosario Donnarumma, ex assessore di Bobbio e quella dell'imprenditore Giovanni Costagliola, presentata da pochi giorni. Presenti per ascoltare la road map di Alfano verso Palazzo Farnese pure due ex consiglieri comunali di sinistra, i giovani Francesco Russo e Michele Starace. Una prima volta di un gruppo di civiche che dovranno verificare la possibilità di camminare uniti e soprattutto di scegliere insieme il leader di tutti. In prima fila proprio Alfano, che dalla sua ha il maggior numero di liste, anche se ha dichiarato in pubblico di non volersi candidare a sindaco. In un incontro molto meno affollato si confronteranno sui programmi nei prossimi giorni anche il Pd di Nicola Corrado con Leu, che da qualche mese ha scelto il volto giovane di Laura della Monica per farsi rappresentare. Insomma una giornata che potrebbe essere decisiva nel campo dei moderati e in quello di sinistra ad ormai poche settimane dalla presentazione di liste, coalizioni e leader per l'appuntamento del 10 giugno.