Sono accusati di averlo istigato a suicidarsi. I carabinieri hanno sequestrato i cellulari all'ex fidanzatina e ai suoi fratelli che per gli inquirenti hanno indotto Alessandro ad un gesto estremo. E anche degli altri tre coinvolti. Perquisizioni domiciliari dei carabinieri nelle case dei sei indagati.
"Finalmente capiranno che non c'entriamo nulla in questa dolorosa vicenda". A parlare, attraverso il loro legale, l'avvocato Salvatore Esposito, sono i tre fratelli, due maggiorenni e una minorenne, accusati dai magistrati della Procura di Torre Annunziata di istigazione al suicidio nell'ambito delle indagini sulla morte del 13enne di Gragnano che, lo scorso primo settembre, è precipitato nel vuoto dalla sua abitazione.
Oggi gli inquirenti hanno disposto il sequestro dei cellulari dei sei ragazzi indagati una decisione che, sottolinea l'avvocato Esposito, i miei clienti hanno accolto con sollievo". "I militari - prosegue Esposito - hanno anche eseguito una perquisizione nell'abitazione della famiglia che - evidenzia il legale - ha dato esito negativo".
"I tre ragazzi che assisto - spiega l'avvocato - si dichiarano estranei ai fatti e sperano che le indagini possano quanto prima chiarire le circostanze di questa dolorosa vicenda".