Oltre seicento dipendenti a libro paga, con un giro di affari da milioni di euro nel campo della macellazione delle carni, della logistica e dei trasporti. E legami con i clan della camorra. Sono tutti i tasselli di un sistema crollato per mano della Guardia di Finanza e della Dda che ha portato all’esecuzione di 17 misure cautelari, delle quali sei in carcere, uno ai domiciliari e dieci interdizioni con divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese, con il sequestro di beni e conti correnti per 30 milioni di euro.
A finire dietro le sbarre coloro che secondo gli inquirenti sarebbero al vertice del consorzio criminale: Massimiliano Masi, 43enne di Roma, capo e promotore della frode, Marco Varvato, 47enne originario di Torre del Greco ma residente a Barberino Tavarnelle, commercialista con studio a Poggibonsi e Torre Annunziata, mente della banda, incaricato di gestire tutte le pratiche fiscali e tributarie; Nunzio Carobene, 46 anni originario della provincia di Napoli e residente a Livorno, coinvolto "in un’indagine per traffico di sostanze stupefacenti in mano a ’ndrine calabresi", si legge negli atti; Giuseppe De Biasio, campano di 41 anni; Salvatore Quagliariello, 64enne di Napoli; Ciro Sermone, 50enne di Napoli, addetto alle fatture per operazioni inesistenti.
I reati a vario titolo riconosciuti dal gip del tribunale di Firenze sono emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, indebite compensazioni, riciclaggio e associazione per delinquere. Non regge invece l’aggravante contestata da Leopoldo De Gregorio, il pm titolare dell’indagine, dell’aver agevolato i clan camorristici Muzzoni, Luca Bossa e De Micco, attivi nell’area campana di Sessa Aurunca e Ponticelli.
Riguardo al commercialista torrese, le indagini coordinate dalla Dda di Firenze hanno permesso di appurare "i suoi rapporti continuativi - riporta un comunicato - con pregiudicati, anche per reati di mafia, nell'ambito del territorio campano, nonché con un gruppo di soggetti già coinvolti nella commissione di delitti economico-finanziari".