LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La tragedia

Addio Catello, mamma Giovanna: "La vita è preziosa, non la mettete in gioco per una passione che uccide"

Tantissimi ragazzi ai funerali del giovane morto per un incidente stradale, il parroco: "Non pensate di essere supereroi"

di Christian Apadula
Addio Catello, mamma Giovanna:

“A voi ragazzi che tanto amate Catello e per il quale piangete e voi che mi rivolgo non lasciate che la sua morte sia vana. La vita è troppo preziosa per metterla in gioco per una passione che la uccide”. Una piccola chiesa unita nella commozione. Il silenzio interrotto solo dalle sentite parole di mamma Giovanna. Il suo dolore per la morte del figlio che si traduce in una lettera indirizzata agli amici, ai tanti giovani che hanno voluto esserci nel giorno dell’addio a Catello Donnarumma. Il suo appello ascoltato da quelli che sono riusciti ad entrare nella piccola chiesa della frazione di Bonea, dove tutti conoscono la famiglia di Catello morto due giorni dopo un incidente stradale a pochi passi da casa. Ma i ragazzi riempiono anche il cortile e le strade. Arrivati a Vico anche da Castellammare, città d’origine della sua famiglia. A tutti si rivolge la mamma che fa leggere in chiesa il suo appello. “Indietro non si torna. La vita è un dono e va rispettata. Spendendo le vostre migliori energie per ciò che ha un senso. Non sprecatevi per quello che non vale. Ciascuno di voi ha il padre che la sua bimba non ha più. Scegliete una misura alta della vostra vita. La sua gioia ci accompagni sempre. Abbiate coraggio, Catello era uno spirito libero. Questo vi direbbe”. Parole di chi trova in sé la forza di provare ad aiutare altri anche di fronte ad una tragedia che travolge tutto all’improvviso. In tantissimi hanno inondato la frazione di Vico che vive questo lutto. Lungo il percorso palloncini bianchi e gialli, scritte in suo ricordo. Ma dice don Nino: “Non basta una scritta con la bomboletta. Catello vive se io lo tengo nel mio cuore e cambio la mia vita”. Durante la sua omelia il prete della chiesa di San Giovanni Evangelista non fa un discorso rituale, ma invita tutti a fare tesoro di quanto è successo ad un ragazzo di 26 anni la cui vita si è infranta per un incidente in scooter. “Oggi siamo qui così numerosi, perché oggi siete entrati qui? C’è un dolore che ci accomuna. Una sola tragica verità: Catello è morto. Ho imparato da mamma Giovanna il coraggio. Io voglio parlare a faccia a faccia con ognuno di voi. Rivolgermi a tutti nel cortile di questa chiesa, lungo la strada. E dirvi: guardatela questa bara. Il dolore di questo padre e questa madre. Della sua sposa, dei fratelli Michele e Maria. Guardate. La morte ci deve insegnare quanto è preziosa questa vita. Il vostro cuore non è fatta per le cose mediocri. E’ così alta che basta una distrazione perche possa sfuggire la vita”. Non c’è tempo durante il funerale per chiedersi cosa accerterà l’inchiesta sull’incidente costato così tanto a Vico Equense, la Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati il conducente di un auto coinvolta nello scontro. Ma il parroco e la mamma chiedono solo ai ragazzi che questo non si ripeta mai più. “Catello ha provato a cercare la felicità. Quella fame di vita che ha spinto lui, me e voi ad andare oltre i limiti. Spesso immaginiamo che siamo supereroi. La morte di Catello ci ricorda che non è così. La vita è una. Catello ci insegna che la vita non è solo tua e puoi fare quello che vuoi. Non è così. La vita di Catello era anche nostra. E’ un pezzo dei nostri sogni e dei nostri eccessi che oggi abbiamo perduto. Voi ci sarete? Desiderosi che mai più una figlia debba piangere. Ci sarete? Superando i pregiudizi degli altri per vivere un presente diverso”. Addio Catello. 


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11-04-2017 16:52:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA