Si è portato via uno dei maggiori segreti della storia italiana. Una chiesa gremita ha dato l'ultimo saluto questo pomeriggio a Ciro Cirillo, esponente di punta della Dc, assessore regionale ai Lavori pubblici, sequestrato dalle Brigate Rosse il 28 aprile 1981 e rilasciato il 24 luglio dello stesso anno. Sulla trattativa Stato-Mafia che ne avrebbe determinato la liberazione restano ancora tanti misteri. "Un caso chiaro, per me. È la prima volta che l'intervento della camorra in una trattativa con lo Stato è stata riconosciuta nella sentenza di II grado e in Cassazione, negli atti delle Commissioni parlamentari sui servizi segreti e sulla camorra" è quanto afferma il giudice Alemi dopo la morte dell’uomo politico che si occupava in Campania della ricostruzione post terremoto. “Ho lasciato tutto in mano ad un notaio” aveva detto in una celebre intervista a D’Avanzo. Ma al suo funerale è il figlio di Antonio Gava, Angelo, che accende il fuoco della polemica parlando del padre e del suo amico di partito scomparso ieri a 96 anni: “Ciro era una persona perbene, un amico di famiglia. È finito in pace. Come ho chiesto quando c'è stato il funerale di mio padre, ripeto ora: lasciamolo in pace. E' stato vittima del terrorismo, ma anche vittima della sinistra che ha perseguitato una classe politica. Adesso riposerà in pace".
Tra i presenti molta gente comune e alcuni rappresentanti istituzionali: il vicesindaco di Torre del Greco Romina Stilo, Nello Formisano deputato Mdp - Articolo Uno. In chiesa presente il solo gonfalone del Comune torrese, città natale in cui ha vissuto ed è morto Cirillo.
''Se ne va un uomo di grande umanità, un uomo che ha saputo dare tanta gioia a chi non aveva in quel momento gioia'' ha detto il sacerdote Andrea Magliocca nell'omelia. A ricordare l'uomo e il politico, l'ex presidente dell'ordine dei giornalisti della Campania Ermanno Corsi: ''Il suo grande tormento in quegli 89 giorni di prigionia era la famiglia, sperando che non accadesse mai nulla ai suoi cari. Ciro Cirillo ha pagato ma ora è il momento del riscatto''. All'uscita la bara è stata salutata da un lungo applauso.