La mozione sull’acqua pubblica rimescola le carte e fa traballare la maggioranza di Toni Pannullo. Dopo una discussione lunga e tesa finisce 11 a 9 per il sindaco, che sfiora il pareggio. Bocciato per soli due voti il testo presentato dai consiglieri di sinistra Vozza e Zingone, che chiede l’uscita di Castellammare dalla Gori insieme ad altri comuni. Dibattito teso in aula, con il presidente del movimento per l’acqua pubblica Enzo Guadagno che si sente male e va via in ambulanza. Arringa la folla presente Salvatore Vozza che riferendosi alla società di gestione dell’acqua parla di “carrozzone clientelare”. Articolata la mozione proposta al consiglio che fa i numeri di una situazione debitoria a molte cifre, paventando ripercussioni sui cittadini chiamati a pagare per bollette mai arrivate fino ad oggi. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i Cinquestelle che dell’acqua pubblica fanno un cavallo di battaglia a livello nazionale, infatti il testo strizza l’occhio anche alla Raggi chiedendo un incontro al sindaco di Roma. A sorpresa, invece, la crociata anti Gori trova consensi anche nel centrodestra. Sancendo lo strappo definitivo tra il capo dell’opposizione Gaetano Cimmino e il coordinatore di Fi Antonio Pentangelo, da poco nominato nel Cda Gori. I maggiori imbarazzi si registrano nel Pd stabiese, legato a doppio filo con il consigliere regionale Mario Casillo, sponsor dell’operazione Gori 2.0. Sua, infatti, è l’operazione che ha portato alla nomina del nuovo presidente Michele Di Natale. Assente per motivi personali al momento del voto il capogruppo dei democratici, Francesco Iovino, insieme a Rosario Cuomo. Hanno sostenuto il sindaco gli altri della sua squadra. Tra gli assenti anche altri due capigruppo, non c’erano neanche il centrista Antonio Alfano e Tina Donnarumma. Assenti come la ginecologa Eutalia Esposito. Tra i più agguerriti della maggioranza, sicuramente, Roberto Elefante arrivato quasi alla rissa con Alessandro Zingone tra i promoter principali del fronte opposto. In questo clima ha provato a mediare Pannullo, chiedendo all’opposizione di ritirare la mozione per preparare un testo comune. Tentativo fallito. Troppo lontane le posizioni. Intorno alle dieci parte la conta. Tra le grida dei pasdaran grillini arriva lo stop all’acqua pubblica. Mozione bocciata per due voti.