LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Napoli

A Napoli è il giorno del miracolo, il prodigio è avvenuto. Ecco la storia di San Gennaro: culto e leggenda

L'annuncio della liquefazione in una cattedrale affollata

di Nicola Vanacore
A Napoli è il giorno del miracolo, il prodigio è avvenuto. Ecco la storia di San Gennaro: culto e leggenda

A Napoli è di nuovo il giorno del miracolo. Il prodigio di San Gennaro è avvenuto. L'annuncio della liquefazione del sangue è stato accolto alle 10.05 in una cattedrale affollata, da un lungo applauso dei fedeli presenti. Il ripetersi del miracolo è letto come un buon auspicio per la città di Napoli e per la Campania. Il miracolo avviene tre volte l'anno: a settembre, nel giorno appunto di San Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio e a dicembre. Si tratta di un rito che si ripete. Ecco la storia che affascina tanti. La storia di uno dei Santi più amati grazie alla venerazione dei napoletani.San Gennaro patrono amatissimo, nacque a Napoli nella seconda metà del 3° secolo d.c. da nobile famiglia. Il suo nome deriva dal latino “Ianuarius” a sua volta derivato da “Ianus”’ (Giano il dio bifronte possessore delle chiavi del cielo). Gennaro appartenne alla gens Ianuaria, perché Ianuarius che significa “consacrato al dio Ianus” non era il suo nome, che non si conosce, ma il gentilizio corrispondente al nostro cognome. Vescovo di Benevento dove si fece apprezzare sia dai cristiani che dai pagani  subì il martirio il 19 settembre del 305 d.c. per decisione Dragonio, proconsole romano comandante di Capo Miseno sotto Diocleziano, che lo fece decapitare.Pochi sanno che il “miracolo” della liquefazione del sangue avvenuto per la prima volta il 17 agosto 1389 secondo un antico documeto che ne accerta l’accadimento avviene 3 volte all’anno e precisamente: 

- Il primo sabato di maggio, giorno in cui il busto e il reliquiario con la teca e le ampolle, vengono portati in processione dal Duomo alla Basilica di S. Chiara, in ricordo della prima traslazione da Pozzuoli a Napoli.
- La seconda il 19 settembre, ricorrenza della decapitazione, giorno in cui busto e reliquie vengono esposte sull’altare maggiore del Duomo, dove alla presenza del Cardinale delle Autorità Civili ma soprattutto dei fedeli in preghiera si resta in attesa del “miracolo”  che viene annunciato ai fedeli dallo sventolare del fazzoletto bianco del gentiluomo vicino al Cardinale.
E’ a questo punto che l’arcivescovo metropolita della città mostra la teca fino a quasi capovolgerla e fa costatare l’avvenuta liquefazione del sangue del Santo ai più vicini.
Die sono le note di colore: la prima che il sangue rimane sciolto per otto giorni così che il popolo di Napoli possa verificare il miracolo e baciare la teca, la seconda che è legata al tempo di scioglimento o meno del sangue, da cui i napoletani traggono gli auspici per l’anno a venire.
- La terza liquefazione avviene il 16 dicembre “festa del patrocinio di San Gennaro” in occasione della ricorrenza dell’eeruzione del Vesuvio nel 1631, bloccata dopo le invocazioni al santo.
Naturalmente questi eventi sovrannaturali vengono considerati dalla Chiesa veri e propri “miracoli” e come tali considerati strumenti per richiamare l'uomo a principi più alti.
Lo scioglimento del sangue di San Gennaro non è l'unico caso fra i santi; esistono altri due casi entrambi non lontani da Napoli: il primo a Ravello legato a San Pantaleone, il secondo ad Amaseno in provincia di Frosinone per San Lorenzo.
Allo scioglimento del sangue dei martiri viene attribuita dalla sacre scritture una dote una particolare: essere considerato il seme di nuovi cristiani.
San Gennaro infine batte anche la Regina Elisabetta per il valore del suo tesoro miliardario, basti pensare che la sola mitra viene valutata in 7 milioni di euro.

 


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19-09-2018 10:29:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA