Lontano chilometri da casa per indossare la tuta di operaio in una ditta che lavora per Fincantieri. E' stato eseguito a Monfalcone uno degli ordini di custodia cautelare emessi dal Tribunale di Napoli contro soggetti ritenuti appartenenti al clan camorristico dei Gionta.
In manette è finito Antonio Palumbo, 34 anni, di Torre Annunziata, che a Monfalcone si era stabilito da alcuni mesi e lavorava come operaio per una ditta napoletana che opera in subappalto nei cantieri navali.
Nei suoi confronti il Gip ha emesso il provvedimento cautelare per il reato di estorsione, in quanto Palumbo è sospettato di far parte del gruppo che chiedeva tangenti per i carcerati. Risulta anche indagato per il tentato omicidio avvenuto nel 2015, ma il giudice non ha ritenuto sussistano nei suoi confronti gravi indizi per emettere una misura cautelare. Otto sono gli uomini finiti in questa inchiesta per avere tentato di uccidere Giuseppe Leo, il narcotrafficante che si era rifiutato di versare il “regalo di Natale” per i carcerati della cosca.