Una testimonianza di chi è stata protagonista della ferita più grande. A Castellammare la mamma di Stefania Formicola lancia il suo appello alle donne: "Non sottovalutate la gelosia, è il primo campanello di allarme". Ad ascoltare la voce rotta dal dolore di Adriana Esposito sono gli stabiesi che si sono ritrovati a Cappella Sant'Anna per l'incontro contro la violenza sulle donne organizzato dall'associazione di Libera Cesino. Sul palco con l'avvocato e la mamma della ragazza di 28 anni, uccisa dal marito, anche Imma Chianese responsabile del Centro Antiviolenza di Castellammare che da anni si occupa di aiutare le donne vittime di abusi e violenze. "Sono oltre duemila i bambini orfani per il femminicidio" ricorda Libera Cesino, un numero che rende l'idea di quanto lunga sia ormai la scia di sangue. Adriana Esposito, è la madre di Stefania Formicola, la donna di 28 anni uccisa all'alba del 19 ottobre del 2016, a Sant'Antimo, con un colpo di pistola al cuore sparato dal marito Carmine D'Aponte dal quale si stava separando e con il quale era ferma in auto. D'Aponte è stato condannato all'ergastolo con isolamento diurno, per omicidio volontario, dal gup Daniele Grumieri del Tribunale di Napoli Nord. Per la mamma di Stefania una vita da testimone per evitare che ad altre donne venga spezzata la vita.