Voleva per sé una fetta di un appalto pubblico ad ogni costo. E per ottenerla avrebbe utilizzato la violenza del metodo mafioso. É in carcere con questa pesante accusa Daniele Imparato. Imprenditore stabiese di 25 anni ma molto inserito nel settore dei lavori pubblici a Castellammare. É stato arrestato per una vicenda che riguarda la pavimentazione a Piazza Umberto I. Un'opera appaltata dal comune di Castellammare grazie ai finanziamenti pubblici della Regione Campania. Secondo gli inquirenti Imparato non avrebbe voluto restare fuori dall'affare. A Castellammare i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Napoli nei confronti di Imparato, già noto alle forze dell'ordine, ritenuto responsabile di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’indagine, diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è stata avviata nel Luglio 2017 dopo la denuncia del titolare della ditta che si era aggiudicata l’appalto per il rifacimento della pavimentazione in una delle principali piazze di Castellammare. La vittima subito dopo l’aggiudicazione del bando di gara venne avvicinata dall’indagato che lo ha invitato ad affidare i lavori in questione alla sua ditta in sub-appalto per avere “un occhio di riguardo” ed evitare “di essere infastidito, di fare ammuina”. L’arrestato è stato portato Centro Penitenziario di Secondigliano, ma l'inchiesta è ancora in corso e potrebbe avere altri sviluppi.