LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Amministrative 2018

A Castellammare il crollo del Pd, l'addio di Corrado che si dimette: "Partito balcanizzato da mille personalismi"

L'annuncio di Iovino, unico eletto tra i Dem, in un post su Fb: "Faremo un'opposizione costruttiva nell'interesse della città"

di Redazione
A Castellammare il crollo del Pd, l'addio di Corrado che si dimette:

Nicola Corrado lascia la segreteria del Pd. Il regista dell’operazione, che ha portato i Democratici fuori dalla scena alla fine del primo tempo, ha firmato oggi le sue dimissioni. Al ballottaggio Gaetano Cimmino, in vantaggio con la sua coalizione di centrodestra, dovrà vedersela con Andrea Di Martino. Arrivato alla candidatura a sindaco con il sostegno di otto liste civiche, l’ex dirigente del Pd Di Martino ha sorpassato Massimo de Angelis. Niente sfida finale per il farmacista di destra in campo con i Democratici e un drappello di civiche. A lasciarlo a casa sono un centinaio di voti, forse proprio quelli che non sono arrivati dal Pd che avrebbe dovuto essere il motore principale della sua coalizione verso Palazzo Farnese. “Ho provato ad essere il segretario del PD in un momento in cui non è facile esserlo; ho provato con tutte le mie forze a risollevare e a ridare autonomia ad un partito balcanizzato in mille personalismi, divorato da ambizioni, opportunismo, ed irresponsabilità. Ma abbiamo perso” dice il segretario nel momento dell’addio. La lista di Corrado con i 19 candidati al consiglio al posto di 24 e le zero preferenze accanto al nome di alcuni di loro, si è fermata lontana dal traguardo. Sulla lavagna di Corrado sono scritti i numeri del fallimento del Pd. Il partito che ha governato Castellammare più a lungo è stato scelto solo da duemila e ottocento stabiesi. A distanza di due anni perde la metà degli stabiesi che avevano votato i Dem e il sindaco Antonio Pannullo. Eppure in campagna elettorale per frenare la disfatta Corrado e Pannullo hanno deposto le armi utilizzate l’uno contro l’altro fino a poche ore prima della presentazione dei candidati a sindaco. Violente le accuse tra i due, poi sepolte sotto il tappeto, durante le dirette Fb studiate per convincere gli stabiesi a votare il partito dell’ex sindaco e del segretario. Un risultato finale su cui determinante è il contributo dato dall’ex capogruppo Francesco Iovino che, a dispetto del flop, mantiene invariato il suo record sorpassando di nuovo quota mille preferenze. E’ lui che dopo le dimissioni di Corrado si propone come protagonista della nuova fase annunciando una rifondazione in casa Dem con un post su Fb: “Un percorso nuovo nel Partito Democratico che ha bisogno di essere rifondato, per ristabilire il contatto col popolo stando tra la gente è con la gente, faremo un’opposizione costruttiva nell’interesse della città e allo stesso tempo vigileremo attentamente sugli atti amministrativi che saranno messi in campo continuando il percorso di legalità intrapreso dall’amministrazione a guida Toni Pannullo cui va il mio fraterno abbraccio.” Un Pd all’opposizione in attesa di sapere come finirà la sfida Cimmino-Di Martino. 


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12-06-2018 19:05:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA