Un cancello che chiude l’ingresso ad un giardino. E’ l’unica cosa che si vede dalla strada di via Viale San Marco nella zona supervincolata di Varano. Ma in quel cancello entreranno le ruspe per abbattere uno stabile interamente abusivo. Un edificio ad un piano in cui sono stati realizzati i due piccoli appartamenti ad un solo livello e lì che vivono due famiglie, nonostante una sentenza del Tribunale di Napoli che dichiari lo stabile da abbattere dal lontano 2000. Ora in una delle tante traverse, lungo la strada che collega Villa Arianna a Villa San Marco, i tesori tramandati dal passato dell’Antica Stabia, si riapre la stagione degli abbattimenti delle case fuori legge a Castellammare, dopo uno stop durato anni. Si ricomincia da qui dalle costruzioni abusive di Varano, sorte negli ultimi cinquanta anni in una zona supervincolata per i reperti archeologici e completamente trasformata dal mattone selvaggio. Ad ordinare la ripresa degli abbattimenti è la Procura di Napoli che intima al comune di Castellammare di eseguire una sentenza di demolizione a 17 anni di distanza. E’ di due settimane fa, invece, l’abbattimento di un’altra costruzione fuorilegge a via Fossa della Luna nella periferia nord stabiese. Nel caso di Varano a provvedere dovrà essere il comune, che ha stanziato 95mila euro per l’intervento. Soldi che, a sua volta Palazzo Farnese dovrebbe riavere dal proprietario che sarà destinatario di un azione di risarcimento per danni. Se a pagare è l’amministrazione Pannullo, a scegliere la ditta che butterà a terra le due case è sempre la Procura di Napoli che ha chiesto al comune di stanziare la cifra per eseguire una sentenza 17 anni dopo. Ma all’arrivo delle ruspe saranno centinaia le famiglie che riprenderanno a tremare, un intero pezzo di città tutto da demolire.