Un focus di altissimo profilo sui temi dello sviluppo, del divario economico e sociale tra le aree del Mezzogiorno, del bacino del Mediterraneo e le regioni del Nord d’Italia e d’Europa, ma anche un confronto serrato sulle questioni sempre aperte della sanità, della legalità e della qualità delle risorse umane.
Due giorni durante i quali illustri accademici, economisti, esperti di sanità, esponenti del sistema giudiziario e assicurativo, imprenditori sono stati chiamati ad interpretare la situazione socio-economica e sanitaria al Sud. Una discussione rivolta a cercare le azioni migliori da mettere in campo per invertire la rotta. L’apertura venerdì 19 pomeriggio con le relazioni introduttive del presidente dell’Associazione Eurapromez Pasquale Dell’aversana e del presidente della Fondazione Economia Tor Vergata Luigi Paganetto. A seguire la sessione dedicata a: Mezzogiorno, Mediterraneo e Sviluppo Economico Sociale con gli interventi, tra gli altri, del presidente di Sace Beniamino Quintieri, del professore di economia monetaria Michele Bagella, del rettore dell’Università Popolare Tommaso Moro Giulio Tarro. Sabato 20 riflettori accesi sul tema Divari di Sviluppo, Politiche Sociali e Sanità nel Mezzogiorno con la sessione presieduta da Vincenzo Scotti (presidente Fondazione Link Campus University) e gli interventi programmati di Dominik Salvatore (professore di economia Fordham University), Pasquale Lucio Scandizzo (professore di economia politica Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Marco Vecchietti (amministratore delegato RBM), Giovanni Pietro Malagnino (vicepresidente Empam), Luigi Caretti (Federfarma Napoli), Enrico De Giovanni (avvocato dello Stato). L’obiettivo, più volte ribadito da Eurapromez, deve essere quello di rafforzare il vincolo solidale con l’Ue, affinché vi siano gli strumenti per sanare i pesanti squilibri territoriali e, per il settore sanitario, che lo Stato e il Servizio Pubblico debbano dare massima attenzione alle aree più deboli del Paese.