Il TAR ha respinto il ricorso inoltrato a Settembre dai fratelli Vozza e da Michele Starace contro la composizione del consiglio comunale. Secondo questi ultimi, infatti, la maggioranza avrebbe dovuto contare 14 consiglieri (e non 15) mentre l'opposizione 10 (e non 9). Proprio Starace, candidato fra le liste che sostenevano Salvatore Vozza Sindaco, sarebbe dovuto essere il decimo con esclusione di Giovanni Nastelli, ultimo dei membri della maggioranza. "Il tribunale campano, invece, con questa sentenza - afferma l'avvocato Luigi Vingiani, difensore di Nastelli - ha semplicemente fatto rispettare la legge che garantisce almeno il 60 per cento dei consiglieri alla maggioranza". La richiesta della linea pro Starace, di contro, si basava su un calcolo matematico perché il 60 per cento sul totale dei 24 consiglieri è pari al 14,4 per cento contro il 9,6. "Ma la legge non guarda i decimali - aggiunge l'avvocato - ma la governabilità. Questo vuol dire che, se anche la maggioranza fosse stata del 14,1, si sarebbe comunque aggiudicata il 15esimo consigliere".