"Cimmino complice dell'ennesima svendita della città ". Usa parole forti Tonino Scala sulla decisione del sindaco di Castellammare per le Terme di Stabia. La scelta del concordato non convince il capogruppo di Leu in consiglio comunale.
"Su Sint avevamo proposto di richiedere un parere alla Corte dei conti ma il Sindaco, che prima si era detto favorevole, ha preferito agire - ancora una volta - in solitaria.
Cimmino sta assumendo su di sé la responsabilità grave di espropriare il Consiglio comunale di qualsiasi ruolo e funzione, conferendo ai consiglieri il solo compito di ratificare decisioni già prese.
Un sindaco, silenzioso quando svolgeva il ruolo di presidente del Consiglio, e poi fortemente impegnato, nel ruolo di oppositore alla precedente amministrazione, a denunciare colpi di mano e tentativi di estromissione del consiglio comunale.
Noi ci auguriamo di sbagliarci, ma siamo convinti che la strada del concordato in bianco sia un modo per prendere tempo che ci porterà , tra sei mesi, al fallimento della società .
Qualcuno è già pronto per fare affari ai danni della città ?
Cimmino si rende conto che si sta rendendo complice?". Sulla stessa lunghezza d'onda ieri il capo della coalizione di civiche Andrea di Martino: "Non ha rispettato l'impegno di venire in consiglio comunale e la strada intrapresa rischia di portare al fallimento con la perdita del patrimonio termale"
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