GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il problema sociale

Hikikomori: giovani eremiti reclusi in casa

Un fenomeno sociale in diffusione sin dalla fine degli anni 80 in europa

di Rosa De Simone
 Hikikomori: giovani eremiti reclusi in casa

Hikikomori una parola dal sapore tipicamente esotico, che nell’immaginario comune potrebbe rimandare ad un cibo giapponese, ma nella realtà non è così. Hikikomori è un fenomeno di ampia gravità, che si è manifestato per la prima volta in Giappone nella prima metà degli anni 80 e che si sta diffondendo a macchia d’olio anche in Europa e in Italia, diventando un vero e proprio problema sociale, tanto da essere soprannominata “Sindrome Hikikomori”. In giapponese Hikikomori significa isolarsi, stare in disparte, e infatti, la caratteristica peculiare di tale fenomeno è appunto l’abbandono di ogni tipo di rapporto col mondo esterno e il rinchiudersi nelle quattro mura di una stanza, senza mai uscirne per mesi interi, neanche per mangiare. Tale fenomeno colpisce soprattutto gli adolescenti, che decidono liberamente di isolarsi da ogni tipo di contatto con la realtà esterna e di vivere la loro vita nelle pareti buie e sole della loro cameretta, gli unici strumenti che fanno loro compagnia sono i videogame, i fumetti ed internet. Gli Hikikomori, così si fanno chiamare, ai rapporti sociali, fatti di sguardi e di contatti fisici, preferiscono rintanarsi nella realtà virtuale, vissuta come un rifugio per le loro ansie e paure, e questa realtà virtuale diventa l’unico mondo in cui possono vivere, perché facile da gestire e da controllare. Nonostante ci sia un elemento comune con l’Internet addiction disorder, appunto l’uso smodato di internet, la caratteristica peculiare dell’Hikikomori è una sorta di “anoressia sociale”. L’Hikikomori si esclude volutamente e totalmente dalla vita affettiva, sociale e familiare. Ma cosa spinge un adolescente all’isolamento e al ritiro sociale? Perché gli Hikikomori decidono di tagliare i ponti con il mondo esterno? Una chiave di lettura del problema potrebbe essere ricercata nell’esperire un sentimento di vergogna e di inadeguatezza, che incide sulla manifestazione di tale comportamento, in quanto, alcuni adolescenti, posti dinanzi alle comuni sfide che la crescita impone, non sentendosi all’altezza di fronteggiare lo stress che ne consegue, sperimentano un vissuto di vergogna dovuto al fallimento di adattarsi alla realtà reale molto diversa e distante da quella immaginata. A colmare le lacune affettive e relazionali di chi taglia i ponti con la realtà c’è Internet, che diventa un posto meraviglioso dove poter essere chi si vuole e vivere il mondo che si desidera senza aver paura di confrontarsi con gli altri e con il mondo esterno.


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23-09-2016 16:35:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA